venerdì 7 dicembre 2012

Influenza greca sul mondo cristiano

Vediamo di capire come c’è stata l’influenza greca sul messaggio cristiano. Perchè diciamo che l’Europa ha radici greco-romane e giudeo-cristiane?
Il messaggio cristiano ha preso forma inizialmente in categorie semitiche perchè è stato inizialmente formulato in area semitica (i semiti sono gli Ebrei), sì che poi necessariamente, aspirando a una propagazione universale e diffondendosi perciò in aree di cultura greca, ha dovuto essere nuovamente formulato secondo le categorie di pensiero tipiche dell’ellenismo(gli ellenici sono i greci).
Il confronto fra cristianesimo e cultura greca si pone come confronto globale fra la società cristiana e il mondo greco.
L’ambiente in cui i primi cristiani cominciarono a svolgere la loro azione missionaria era unificato politicamente dall’impero romano e culturalmente dell’ellenismo(cioè dalla cultura greca).
La lingua e la cultura greca si erano largamente diffuse nel bacino del Mediterraneo orientale. Non dobbiamo comunque pensare a questa espansione culturale diffusa dai greci in Oriente come ad un blocco del tutto omogeneo e monolitico.
Non si deve comunque pensare soltanto ad una cultura d’élite: greci o profondamente gracizzati erano non soltanto i ceti superiori, ma anche tutto il mondo del commercio, dell’artigianato, della burocrazia minore, insomma tutta la borghesia, dall’alta alla piccola, e anche qualcosa di più verso il basso della società. Questo quadro sommario sembra adattarsi soltanto alla parte orientale del bacino del Mediterraneo, perchè la parte occidentale, nel tempo che ci interessa, era ormai romanizzata o in via di diventarlo rapidamente. Ma la differrenza fra cultura greca e romana, vista nel confronto con le culture locali, appare più formale che sostanziale. Infatti, nonostante la differenza di lingua e una reciproca, mai del tutto sopita, animosità e differenza fra Greci e Romani, l’ellenismo aveva esercitato un’influenza così profonda sulla società romana, sulle lettere, le arti, lo stesso modo di vivere e di pensare, che la differenza di lingua non aveva impedito lo stabilirsi di una realtà culturale greco-romana di fondamentale impronta ellenistica.
In effetti il lungo dominio di Macedoni, Romani e sovrani comunque ellenizzati, aveva favorito la penetrazione dell’ellenismo, che soprattutto, a livelli colti, si era notevolmente diffuso, nonostante la resistenza opposta dai più tradizionalisti. La lingua greca tendeva a imporsi nelle classi elevate e perfino la religione giudaica, cioè il patrimonio più gelosamente conservato dal popolo giudaico, subiva alcune infiltrazioni da parte ellenistica.
L’influsso della cultura e della filosofia greca si era fatto sentire e non solo marginalmente. A maggior ragione si fece sentire sul cristianesimo già appena nato, in cui fin dall’inizio fu forte l’apporto dei giudei ellenizzati. Il fatto stesso che il greco divenne ben presto la lingua della chiesa favoriva l’apporto della sua cultura.
L’appellativo Logos come definizione di Cristo avrebbe avuto importanza incalcolabile nel promuovere e favorire il processo di acclimatazione del messaggio cristiano nel mondo culturale greco.
La lettera scritta da Clemente di Roma ai cristiani di Corinto, presenta un buon esempio di fusione, o almeno di pacifica coesistenza, di elementi d’origine rispettivamente greca e giudaica, che sembrerebbe preludere a una graduale ellenizzazione del messaggio cristiano senza grandi scosse.
Al contrario vi era la stessa esigenza di presentare il messaggio cristiano in forma accessibile ai greci; ai greci non solo illettrati ma anche colti e perciò esigenti sul piano culturale.
Si è cercato di precisare anche, come e quanto l’apporto della filosofia greca avesse contribuito allo sviluppo della dottrina cristiana.
Basilio, Gregorio di Nazianzo e Gregorio di Nissia sono di alta estrazione sociale, educati nel modo più tradizionalmente raffinato e completo, sono cresciuti in ambienti profondamente cristiani, essi realizzano l’ideale di un cristianesimo colto, che sapesse accettare tutto ciò che c’era di valido nell’ellenismo, senza sfigurare le linee portanti del messaggio cristiano. Tutti e tre insieme, nella varietà di atteggiamenti e nella omogeneità dei motivi ispiratori di fondo, stanno a significare la fecondità del felice incontro di cristianesimo ed ellenismo.

Emmanuele
Fonte:
Autore: Manlio Simonetti
Titolo: Cristianesimo antico e cultura greca
Editrice: Borla

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