lunedì 2 settembre 2013

LE ANIME DEL PURGATORIO CI PARLANO ATTRAVERSO NATUZZA EVOLO - 2

Natuzza Evolo fornì grande sollievo a coloro che a lei si accostavano per avere notizie dei propri cari defunti e per ottenere consolazione.
La mistica calabrese non era una medium. Infatti ella non invocava i defunti chiedendo loro di venire da lei, le anime dei morti le comparivano non per sua decisione né per sua volontà, ma per volontà delle anime stesse grazie al permesso divino.

Nonostante Natuzza non poteva vedere tutte le anime di cui si chiedevano notizie o da cui si chiedevano messaggi, ella riceveva informazioni dal suo angelo custode se tali anime avessero bisogno di preghiere o Messe di suffragio.

La missione che questa donna ha ricevuto da Dio è stata certamente quella di consolare le persone che a lei si affidavano, ferite da un lutto, ma anche di risvegliare e rafforzare nei cristiani la fede nella sopravvivenza dell’anima dopo la morte.

La vita non si ferma a questo mondo, la vita va oltre e prosegue dopo la morte. Per questo motivo è bene prepararsi per l’incontro con Dio e supportare con le proprie preghiere coloro che hanno già oltrepassato la soglia della morte terrena.

Coloro che erano in Purgatorio, infatti, facevano richiesta di orazioni, elemosine, suffragi e soprattutto sante Messe affinché fossero abbreviate loro le pene.

A proposito di questo argomento riporto la testimonianza tratta dal libro di don Marcello Stanzione: “ Suor Bianca Cordiano delle Missionarie del Catechismo, dichiara: << Ho chiesto molte volte a Natuzza dei miei parenti defunti. Quando le ho domandato di mia madre mi ha detto subito con un’espressione di gioia: “E’ in Paradiso! Era una santa donna!” Quando le domandai di mio padre mi disse: “La prossima volta che venite vi darò la risposta.” Quando la rividi Natuzza mi disse: “Il 7 ottobre fate celebrare una Messa per vostro padre perché salirà in Paradiso!” Rimasi profondamente colpita dalle sue parole perché il 7 ottobre è la festa della Madonna del Rosario e mio padre si chiamava Rosario. Natuzza non conosceva il nome di mio padre!”>>.

Un’ altra testimonianza interessante è quella del prof. Antonio Granata, docente all’Università di Cosenza, che racconta di essere venuto a conoscenza, tramite Natuzza, che due sue zie avevano bisogno di preghiere perché erano in Purgatorio. Mediante l’indulgenza plenaria ottenuta visitando la Porziuncola di Assisi e quella concessa il giorno di tutti i santi (I° novembre), seppe da Natuzza che le sue zie salirono al Paradiso.

Tra gli insegnamenti sul Purgatorio e sulle anime purganti lasciatici da Natuzza mi colpiscono molto quelli relativi al suffragio per i nostri defunti.

Le anime del Purgatorio possono essere suffragate da uomini vivi, ma non dalle anime dei defunti, nemmeno da quelle del Paradiso; soltanto la Madonna può aiutarle.

Durante la celebrazione della Santa Messa molte anime si affollano all’interno delle chiese, aspettando come mendicanti la preghiera del sacerdote a loro vantaggio.

Non dimentichiamoci di pregare per i nostri cari defunti e per tutte le anime del purgatorio, specialmente quelle più abbandonate.


Giuditta


Fonte: Marcello Stanzione, Natuzza Evolo e le anime del Purgatorio, Ed. Segno


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1 commento:

  1. E' cosa santa pregare per le Sante Anime del Purgatorio perché,con questo,le aiutiamo ad uscire in anticipo da quel carcere dove sono.Loro,d'altro canto,riconoscenti,ci aiuteranno con le loro preghiere ottenendoci grandi grazie spirituali e materiali.

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